Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e Università Cattolica del Sacro Cuore insieme per la salute dell’uomo e del pianeta, partendo da una corretta alimentazione.
Milano, 18 novembre 2019 - Oggi si muore più di cattiva alimentazione che di droga, fumo, alcol e rapporti sessuali a rischio, messi insieme. Siamo in 7 miliardi qui sulla Terra, compresi i 3 miliardi che non si nutrono adeguatamente (troppo, troppo poco o male) e produrre cibo per così tante persone aumenta la temperatura globale, compromette la biodiversità, inquina e consuma suolo e acqua più di quanto la terra e i mari possano sopportare.
Da questo nasce un grande progetto: l’Italian Institute for Planetary Health – IIPH, frutto dell’unione tra l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS e l’Università Cattolica del Sacro Cuore con la partecipazione di Vihtali, spin-off dell’Ateneo. A presiederlo sarà Carlo Salvatori, Presidente di Lazard Italia e Aviva Italia, i vice presidenti saranno Giuseppe Remuzzi, direttore del Mario Negri e Walter Ricciardi, ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica, che hanno illustrato, nella conferenza stampa che si è tenuta oggi, 18 novembre, presso la sede milanese dell’Istituto Mario Negri le caratteristiche di IIPH, un istituto dal respiro internazionale, che promuoverà la ricerca scientifica con l’obiettivo di identificare i nutrienti che hanno maggiore impatto sulla longevità e sulla salute della popolazione e dei singoli individui.
I primi progetti vedono i ricercatori impegnati nello studio dei fattori che incidono sull’invecchiamento in salute della popolazione partendo dalla mappatura dell’Italia. Le analisi si focalizzeranno sulle differenze dei determinanti dal punto di vista genetico, biologico, molecolare, epidemiologico e ambientale. Questa analisi verrà ampliata a livello internazionale, in particolare in Giappone, Paese che vanta un’elevata longevità come l’Italia, ma che presenta abitudini alimentari molto diverse. Nella rosa dei progetti anche la ricerca di modelli alimentari, anche personalizzati, con l’impiego delle migliori tecnologie a disposizione (genomica, big data, intelligenza artificiale) con l’obiettivo di stabilire il rapporto tra diversi componenti alimentari nell’influenzare la salute dell’uomo; lo sviluppo di modelli di predizione e valutazione dell’impatto di sistemi alimentari sostenibili sul cambiamento climatico, sulla preservazione dell’ambiente e sulla biodiversità in attività di ricerca sulle tradizioni e abitudini alimentari su scala globale.
“Diversi aspetti contribuiscono a rendere l’Italia un laboratorio ideale per sviluppare un progetto che dovrà avere un impatto globale - commenta Giuseppe Remuzzi. Perché proprio Milano e l’Italia? Milano è stata sede dell’Expo, la manifestazione universale sul tema ‘Nutrire il pianeta, energia per la vita’. L’Italia, secondo l’Istat, è il primo Paese più longevo in Europa. Questo è senz’altro il risultato della presenza di un Servizio Sanitario Nazionale (SSN) che rende accessibile il diritto alla salute a tutti gli italiani, senza discriminazioni di reddito, di genere o di età. Senza dimenticare che il nostro Paese ha una tradizione alimentare nella dieta mediterranea che contribuisce a una sensibile riduzione di diverse malattie come quelle cardiovascolari e i tumori."
“L’Istituto – aggiunge Walter Ricciardi - si avvarrà delle competenze presenti all’interno dell’Università Cattolica e del Mario Negri, ma intende aprirsi a collaborazioni nazionali e internazionali per promuovere un’alimentazione sana e sostenibile e per approfondire le correlazioni tra cambiamento climatico e salute, anche al fine di prevenire o mitigare gli effetti del riscaldamento globale e favorire un’agricoltura all’altezza delle sfide demografiche ed epidemiologiche del Pianeta. Sarà poi importante raccordarsi a istituzioni come Human Technopole, l’European Food Safety Authority, che ha sede in Italia, e con tutti gli istituti di ricerca che operano nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale”.
IIPH sarà guidato da un Consiglio di Amministrazione snello di cui fanno parte il Presidente, Carlo Salvatori, i Vice Presidenti, Walter Ricciardi e Giuseppe Remuzzi, l’Amministratore Delegato, Angelo Del Favero, e il Consigliere Raffaele Ianuario, in rappresentanza di Vihtali - Value in Health Technology and Academy for Leadership and Innovation. Per la progettazione e lo svolgimento di progetti, il Consorzio si avvarrà del supporto delle strutture in capo ai Soci consorziati, peraltro già attive su filoni di ricerca riguardanti il rapporto tra alimentazione e salute.
Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS
Fondazione privata senza scopo di lucro nata a Milano nel 1961 per volontà di Mario Negri, gioielliere e filantropo milanese, e su iniziativa di Silvio Garattini, fondatore e attuale Presidente che, dal 1° luglio 2018, lascia a Giuseppe Remuzzi, già Direttore del Mario Negri Bergamo, la guida delle tre sedi. Il fine dell’Istituto è contribuire alla difesa della salute e della vita umana. Ha iniziato la sua attività a Milano nel 1963 con un gruppo di 22 persone e oggi ha tre sedi: Milano, Bergamo e Ranica (BG), dove lavorano circa 700 persone. I settori di interesse riguardano: il campo delle malattie cardio-vascolari, psichiatriche/neurologiche e tumorali, a cui si sono aggiunti: ambiente e salute, malattie renali, trapianti d'organo, malattie rare. All’inizio del 2013, l’Istituto è stato riconosciuto come IRCCS, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, per la farmacologia e la sperimentazione clinica delle malattie neurologiche, rare e ambientali. Oltre alla ricerca, l’Istituto svolge anche un’intensa attività di formazione per tecnici di laboratorio e ricercatori laureati. Contribuisce inoltre con molteplici iniziative alla diffusione della cultura scientifica in campo biomedico, sia in senso generale che a specifico sostegno della pratica sanitaria, per un uso più razionale dei farmaci. I risultati ottenuti dai ricercatori dell’Istituto Mario Negri sono raccolti in oltre 15.000 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali tanto che tra i primi 50 ricercatori italiani di tutte le discipline scientifiche più citati nel mondo, quattro hanno lavorato o lavorano presso l’Istituto.
Università Cattolica del Sacro Cuore
Fondata a Milano nel 1921 da padre Agostino Gemelli, l’Università Cattolica del Sacro Cuore è il più importante Ateneo cattolico d’Europa e, a fronte di una crescente apertura internazionale, è anche l’unica Università italiana che può vantare una dimensione nazionale con i suoi cinque Campus: Milano, Brescia, Cremona, Piacenza e Roma, dove è presente anche La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.
40mila studenti, 1.272 tra docenti e ricercatori e oltre 1.000 persone che svolgono attività tecniche e amministrative. Sono i numeri dell’Università Cattolica, che esprimono innanzitutto le sue due dimensioni chiave: la formazione e la ricerca scientifica. L’offerta formativa si struttura in poco meno di 100 tra corsi di laurea triennale, magistrale e a ciclo unico, e un’ampia proposta postgraduate. I finanziamenti annui destinati alla ricerca superano i 29 milioni di euro, per l’89% provenienti da enti esterni e per l'11% frutto di autofinanziamento dell’Ateneo.
Fedele alla sua missione di far crescere persone, oltre che professionisti, l’Università Cattolica ha formato una parte significativa della classe dirigente del nostro Paese. Tra le decine di migliaia di laureati, dalla fondazione a oggi, figurano eminenti esponenti delle istituzioni, della politica, del diritto; accademici e intellettuali, imprenditori e manager, insegnanti e professionisti, vescovi e giornalisti, editori e scrittori. E tanti altri ancora, noti e meno noti, che hanno contribuito a rafforzare la reputazione dell’Università Cattolica in Italia e nel mondo.
V.I.H.T.A.L.I. Srl (Value in Health Technology and Academy for Leadership and Innovation) è uno spin-off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, creato per promuovere l'innovazione e la ricerca sui servizi sanitari fornendo un contributo altamente qualificato in tema di miglioramento dei risultati di salute della popolazione ed evoluzione dei modelli di presa in carico delle patologie, nel rispetto del delicato rapporto tra accesso dell’innovazione e sostenibilità del sistema.
Lo scopo principale di V.I.H.T.A.L.I. è di garantire supporto alla realizzazione di interventi sanitari evidence based, affidabili e riproducibili, diffondendo nelle organizzazioni l'approccio della medicina di popolazione e promuovendo le innovazioni della medicina personalizzata all'interno del settore sanitario. Inoltre, obiettivi dello spin-off sono il trasferimento sistematico delle conoscenze e competenze attraverso l’identificazione dei più importanti quesiti della ricerca biomedica e la realizzazione di progettualità inclusive della prospettiva di tutti i portatori di interesse sul dato problema di salute, disseminandone i risultati in modo trasparente e metodologicamente fondato a supporto dei decisori ed utilizzatori finali.
L'aggiornamento continuo degli esperti e dei consulenti permette alla Società di formare un perfetto ponte tra l'esperienza in ambito scientifico e le esigenze del mercato, fornendo elevate competenze tecnico-scientifiche in particolare nelle seguenti aree: Value Based Medicine e Value Based Health Care, Health Technology Assessment (HTA), Health Policy Research, Data management e Big Data Analytics, Analisi economico – finanziarie e di valutazione dell’impatto delle tecnologie sanitarie.